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APR
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Karate. 14 medaglie al Karate Planet di Casale Monferrato!

Domenica 1 aprile al Palaferraris di Casale Monferrato si è svolto il trofeo Karate Planet, gara interfederale che ha visto la presenza di quasi 500 atleti provenienti anche da Lombardia e Liguria.
I nostri atleti, reduci dai successi del recente campionato italiano, hanno confermato il loro buon momento di forma conquistando 14 premi di cui 6 primi posti, due secondi e 6 terzi.
Nonostante categorie che sfioravano i trenta partecipanti Kat Mongiello (neo campione italiano per il secondo anno consecutivo), Luca Ribet, Soy Mongiello e Federica Rostagnotto si sono affermati nel kata, mentre Sandro Maranetto e Federico Morello non hanno avuto rivali nel kumite.
Argento per Luca Bonnet nel kata ragazzi gialle-arancio e Alessandro Bogino nel kumite senior nere.
Al terzo posto, tutti nel kumite, ancora Kat e Soy Mongiello, Sofia Prot, Daniele Mercurio, Lorenzo Revel e Cindy Genre. Ottimi quarti posti, infine, per Lisa Lamastra, Marco Faraud, Noemi Tron, Sandro Maranetto e Davide Genre nel kata.
Pur essendo stata una gara difficile per la presenza di atleti e arbitri provenienti da diverse federazioni,
i nostri portacolori hanno saputo affrontare le difficoltà con uno spirito positivo. Da sottolineare la prima vittoria importante di Luca Ribet, cintura gialla, nella categoria ragazzi bianche-gialle-arancio 9/11 anni, che ha prevalso su 34 avversari. Stesso discorso per Soy Mongiello che ha dovuto anche affrontare uno spareggio finale per aggiudicarsi l'oro su 27 avversari nel kata e il bronzo su 23 contendenti nel kumite, perdendo in semifinale solo con il compagno di allenamenti Federico Morello che con i suoi kizami mawashi geri ha ottenuto un ippon dietro l'altro a scapito dei suoi antagonisti.
Grande prontezza di riflessi e astuzia nel combattimento ha dimostrato Sandro Maranetto nella finale quando il suo avversario ha scambiato l'avviso dei trenta secondi finali per lo yamè definitivo ed ha abbassato la guardia guardandosi attorno. Sandro dopo un attimo di stupore gli ha rifilato un gyaku tzuki da ippon che lo ha lasciato basito.
Vittime di giudizi arbitrali opinabili sono stati sicuramente Sofia Prot nel kata e Davide Genre nel kumite. Quest'ultimo, in particolare, si è ritrovato ancora una volta di fronte un avversario al quale il padre, che è anche il coach, insegna a simulare infortuni dovuti ai colpi non controllati dell'avversario, sino ad arrivare a lacrime e singhiozzi, di fronte ai quali gli arbitri non riescono a giudicare serenamente e, come questa volta, danneggiano l'incolpevole avversario al quale non resta altro che accettare un giudizio ingiusto.
Non è certo questo lo spirito con cui i nostri agonisti di kumite affrontano il combattimento e lo hanno dimostrato anche domenica Davide Bonnet, Cindy Genre e Kat Mongiello. Nonostante fossero stati raggiunti da colpi non controllati che erano sfuggiti all'occhio non troppo vigile di alcuni arbitri, non hanno accennato minimamente ad accentuare il dolore ma lo hanno stoicamente sopportato e, per questo loro comportamento corretto, hanno pagato un prezzo troppo alto con la sconfitta.
Meglio comunque perdere con correttezza e onore che vincere con furbizia e disonore.
Da veri samurai.

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